Casa Vacanze Nicola e Lina

É una dimora su due livelli ristrutturata nel pieno rispetto di una architettura rurale, artigianale e di qualità.
La struttura conserva un antico camino in pietra e soffitti con travi in legno che appartenevano ad un vecchio cinema.
E’ situata nei pressi di una delle piazze interne (Piazza Umberto I, alle spalle della Chiesa madre) del borgo collinare,
caratterizzato da viuzze strette e orti sparsi tra le case, con panorami mozzafiato sulla forra o gravina del Rio Casaletto e verso le montagne e il mare.

E’ ideale per l’ospitalità di gruppi familiari e/o di amici.
Dispone anche di una stanza con bagno interno al piano terra.
Dispone di cucina attrezzata al piano terra utilizzabile per la colazione (servita).
La struttura è dotata di riscaldamento, di aria condizionata e di parcheggi gratuiti negli spazi comunali adiacenti.
Disporrà prossimamente di parcheggi privati con colonnina di ricarica per veicoli elettrici e di spazi adiacenti all’aperto
per la colazione esterna o il relax serale, dotati di barbecue e spazio giochi per bambini.
Agli ospiti è servita ogni mattina una abbondante colazione all’italiana, inclusa nel prezzo.

LA STRUTTURA

LE CAMERE

Trascorrere le vacanze nella nostra struttura è sicuramente sinonimo di relax dove si è costantemente a contatto con la natura e la vita rurale. Sarete accolti in un clima familiare il vostro soggiorno sarà indimenticabile

Il Mortaio o Pisaturo

Lavorato a mano con piccoli utensili. Si utilizzava in passato per pestare il sale. Oggi è considerato un oggetto di arredo.Realizzato dall’artigiano Emanuele Abramo.

Il torchio

Antico torchio in legno di ulivo e noce utilizzato per la spremitura dell’uva e delle olive, di dimensioni pari a un terzo dell’originale.
Realizzato dagli artigiani Emanuele e Mario Abramo.

“U ngufanaturo”

Grosso vaso in terracotta utilizzato per il lavaggio della biancheria. Si riempiva di panni già bagnati e una volta arrivati a 3 cm dal bordo si disponeva sopra un panno protettivo. A quel punto si inserivano la cenere, le foglie di alloro o altre erbe aromatiche e si riempiva il restante spazio di acqua bollente. La cenere, filtrata dal panno protettivo, penetrava pian piano in tutta la biancheria sgrassandola, mentre l’acqua sporca fuoriusciva dal beccuccio posizionato in basso.

“A Muscetora” o “Cantaro”

Si tratta di un recipiente in terracotta utilizzato per la conservazione dei cibi, in modo particolare della frutta. Si raccoglieva tutta la frutta che non era giunta a maturazione (es. le mele acerbe), si ricopriva di aceto e poi si consumava all’insalata durante l’inverno. Altro alimento tipico da conservazione erano le salsicce, in questo caso ricoperte di olio.
Questo tipo di recipiente poteva essere utilizzato anche per uno scopo ben diverso e ad oggi impensabile, ossia come water da stanza. Una volta pieno veniva svuotato ai piedi di un albero da frutto con la funzione di concime.